Quante volte è capitato di sentire storie di persone che acquistando casa hanno scoperto che c’era l’inghippo? Doppia vendita, crediti trascritti prima del rogito e molte altre insidie rendono rischiosi l’acquisto di una casa e molto altro, con l’aggravante che anche il notaio più solerte non viene a scoprirlo se non nei momenti immediatamente precedenti la trascrizione dello stesso. I tempi tecnici richiesti dalla trascrizione del rogito offrono il fianco a comportamenti scorretti da parte del proprietario dell’immobile che potrebbe disporne vendendolo ad altri o dandolo in garanzia per ottenere la concessione di un credito, tutto a discapito del povero compratore che dopo aver versato il denaro si sentirà dire dal notaio, che provvede ai controlli di rito, che è sorto un problema.


Purtroppo non capita di rado perché c’è anche chi -di questo modus operandi- ne ha fatto un vero e proprio business: per riavere indietro i soldi già versati al ‘venditore’, infatti, è necessario adire le vie legali che con le lungaggini ed inefficienze tristemente note non fanno altro che aiutare il dante causa in malafede. Nel tempo in cui si giunge ad una pronuncia giudiziale che disponga la restituzione delle somme queste saranno già sparite in tutto o in parte rendendo di fatto il recupero impossibile nella maggior parte dei casi, o quantomeno dispendioso. Il che -unitamente- all’impossibilità della trascrizione del rogito, danneggia ulteriormente il compratore.


Con la nuova Legge sulla Concorrenza questo rischio sembra destinato a morire. E’ stato infatti previsto che ciascun notaio trattenga il denaro dovuto a titolo di pagamento del prezzo fino all’avvenuta trascrizione del rogito, eliminando così i timori che il venditore ‘scappi con la cassa’. Unitamente al prezzo dovranno essere versate anche tutte le somme necessarie al pagamento di tasse ed imposte, oltre ai vari oneri previsti, così che Cesare abbia quel che ha da avere, inclusa l’Agenzia dell’entrate, evitando contestazioni ex post.


Certamente la notizia è stata salutata con favore da chi voglia fare affari in tranquillità, meno entusiasti i notai che dovranno farsi carico di un passaggio delicatissimo prendendosi la responsabilità di fare da ‘escrow’ cioè da garanti della transazione. Dovranno dotarsi di un conto corrente separato le cui giacenze saranno tenute distinte dal suo patrimonio personale (quindi non potranno essere oggetto di pretese da parte dei creditori personali) e gli interessi maturati andranno a finanziare uno speciale fondo di sostegno per le PMI (piccole e medie imprese).


Un nuovo ruolo per il notaio che comporta nuovi rischi, un’attività svolta in modo intempestivo, un errore nei movimenti bancari, basta un niente per esporsi ad un rischio i cui effetti possono facilmente esondare, passando dall’ambito professionale a quello personale. Non ha certamente senso permettere alla più ingenua caduta di stile di compromettere anni di duro lavoro incidendo sulle finanze personali, ed è qui che entra in gioco l’assicurazione professionale notaio, il prodotto principale per la tutela contro la responsabilità civile del notaio, qualora venga accertata.


Al momento non possiamo dare notizie certe sulla formulazione di strumenti particolari per coprire questo nuovo aspetto della professione notarile, certo è che una maggior tutela sarà necessaria. Se pensate che l’istituto assicurativo erogante la vostra polizza professionale notaio non sia all’altezza delle vostre aspettative o non soddisfa le vostre esigenze personali e professionali vi invitiamo a prendere visione della nostra proposta commerciale, la cui varietà e convenienza saprà certamente incontrare il vostro favore, e la solidità dei nostri partner vi darà quel senso di protezione che è necessario per lavorare con serenità, giorno dopo giorno.


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