Abbiamo visto negli scorsi aggiornamenti, come il fenomeno delle truffe assicurative stia seguendo un trend tutt’altro che discendente, animato da fantasiose quanto -a tratti- tragicomiche pensate per far qualche soldo extra in danno agli istituti assicurativi. Abbiamo falsi incidenti stradali, lesioni autoinflitte, messinscena per farsi risarcire il danno patito per furti mai avvenuti e chi più ne ha più ne metta.


Ma come è tristemente noto il mondo è fatto a scale e se è giusto mettere alla gogna (e in berlina) chi cerca di fare il colpaccio, non possiamo fare due pesi e due misure facendo la grazia a chi si comporta male sull’altro versante: è quindi giusto che a patire le conseguenze delle proprie azioni non siano solo gli assicurati ma anche gli assicuratori, quando in malafede, e purtroppo la cronaca ci rammenta che anche su questo fronte le cose non sembrano andare a migliorare.


Ad offrire un’attenta disamina di questo fenomeno è stato Massimo Quezel che con Chiarelettere pubblica un volume dedicato ai più eclatanti casi di malpractice assicurativa, o mala-assicurazione, di quelle circostanze in cui -vale a dire- pur avendo diritto ad un indennizzo o ad un risarcimento, ottenerlo diventa impossibile a causa della condotta discutibile dell’istituto assicurativo, sicuramente sul piano etico e morale, ma molto spesso anche legale.


Pensate che negli anni il costo delle polizze assicurative è arrivato ad aumentare vertiginosamente per effetto di un circolo vizioso: a fronte di un dato numero di sinistri (non necessariamente automobilistici) c’è una certa percentuale di richieste di rimborso che eccedono la misura, motivo per cui gli istituti alzano la quota dei premi da pagareper tutti gli assicurati, di questi una parte animata da cattive intenzioni avanza richieste irragionevoli e via da capo. A risarcimenti sempre più consistenti fanno fronte premi sempre più elevati, e nella mischia succede che per la condotta di alcuni pagano tutti.


Secondo l’autore del volume, molte compagnie inoltre cercano di corrispondere risarcimenti progressivi offrendo inizialmente cifre irrisorie; ad eventuali contestazioni che secondo un giudizio prognostico verrebbero accolte in sede giudiziale viene fatta una seconda offerta, alle contro obiezioni segue una nuova offerta e così via fino a che non viene raggiunto un limite. Sempre l’autore denuncia che di frequente chi ha subito un sinistro, venendosi a trovare in situazione di svantaggio, finisce per accettare cifre al di sotto di quel che gli spetterebbe così da poter far fronte alle spese urgenti.


Certo questo è un comportamento allarmante ma fortunatamente rappresenta una percentuale minima sul totale dei sinistri.


A questo punto la domanda sorge spontanea: perché un broker assicurativo, nella sua sezione notizie dovrebbe diffondere dati che vanno contro il suo stesso interesse? La risposta è semplice: per porre una linea di demarcazione. Noi di RCPolizza.it infatti, collaboriamo soltanto con i migliori partner commerciali, principali attori del mercato in grado di offrire garanzie di solidità e affidabilità, noi abbiamo scelto di puntare sulla semplicità e sulla trasparenza per offrirvi un servizio competitivo ed efficace sul piano delle assicurazioni professionali presenti nella nostra vetrina, sia sul piano dell’assistenza continua che scegliamo di offrire ai nostri clienti.

Verificare che quanto stiamo qui dicendo corrisponde al vero è semplice e veloce, un preventivo è il modo più facile per avere un riscontro immediato, come sempre senza alcun impegno!


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