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Cosa rischiano le imprese senza polizza catastrofale

3 (+1) motivi per non rinviare la polizza catastrofale

Negli ultimi anni eventi naturali estremi hanno colpito duramente le imprese italiane. Alluvioni in Emilia-Romagna, nubifragi in Lombardia e Veneto, terremoti nel Centro Italia: episodi che hanno causato danni per miliardi di euro e messo in crisi migliaia di attività. In assenza di un’adeguata protezione assicurativa, molte aziende si sono trovate a fronteggiare perdite ingenti, spesso senza riuscire a ripartire.

Proprio per questo motivo, con la Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), lo Stato ha introdotto l’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali per i beni aziendali.

Non rispettare questo obbligo non comporta una multa diretta, ma può avere conseguenze altrettanto gravi: l’impresa potrebbe essere esclusa da bandi, contributi, agevolazioni e aiuti pubblici, anche quelli erogati in seguito a calamità naturali.

"Non è una multa, quindi posso rimandare?"

Potresti pensare che, non essendoci sanzioni immediate, la polizza catastrofale non sia una priorità. Ma sarebbe un errore.

La mancanza di copertura potrebbe infatti precludere o ridurre l’accesso a molti strumenti pubblici fondamentali per la crescita e la stabilità delle PMI:

  • - bandi PNRR e fondi europei/regionali;
  • - contributi a fondo perduto e crediti d’imposta per beni strumentali, digitalizzazione, innovazione ed efficienza energetica;
  • - garanzie pubbliche sul credito (come il Fondo di Garanzia per le PMI) e finanziamenti agevolati (ad esempio la Nuova Sabatini).

Tradotto: il “risparmio” di oggi può trasformarsi in occasioni mancate, costi finanziari più alti e perdita di competitività.

3 (+1) motivi per non rinviare la polizza catastrofale

Oltre al rischio di esclusione dai benefici pubblici, ci sono almeno altri tre motivi pratici per cui ogni impresa dovrebbe agire subito.

1. Accesso agli aiuti in emergenza

Quando arriva una catastrofe naturale, il tempo è tutto. Una polizza ti consente di avere immediatamente un referente, un piano di intervento e risorse dedicate per ripartire.

Senza copertura, invece, l’impresa non solo potrebbe ricevere gli aiuti pubblici con minore priorità o restarne esclusa, ma si trova anche senza strumenti e senza supporto tecnico-finanziario per intervenire subito. Questo significa che i danni si aggravano, i tempi di ripartenza si allungano e la perdita di clienti diventa più probabile.

2. Continuità operativa

Un danno non coperto pesa direttamente sul conto economico: ogni euro di perdita esce dalla cassa dell’impresa. Questo comporta conseguenze immediate: rinvio di progetti di investimento, tagli all’organico, blocco delle produzioni.

Con una polizza adeguata, invece, il fermo si riduce e la ripartenza è più rapida. Ciò significa poter mantenere fornitori e clienti, rispettare i contratti e conservare la reputazione sul mercato.

3. Rapporto con il credito

Oggi banche e partner industriali valutano attentamente il livello di resilienza delle imprese. Una copertura catastrofale è un segnale di solidità: riduce il rischio percepito, migliora il rating interno e rafforza la posizione negoziale.

Al contrario, un’impresa scoperta appare più fragile e potrebbe vedersi applicare condizioni peggiori su tassi e linee di credito.

Come scegliere la polizza giusta

Non basta stipulare una polizza qualsiasi: per essere davvero protetti e conformi serve una copertura costruita su misura. Ecco i punti da verificare:

  • - beni assicurati: fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature e, se necessario, merci;
  • - eventi coperti: terremoto, frana, alluvione, inondazione, esondazione, con definizioni chiare e senza limitazioni nascoste;
  • - multisede e interdipendenze: attenzione alle aziende con più sedi produttive o beni assicurati da terzi;
  • - franchigie e limiti: devono essere sostenibili rispetto alla capacità finanziaria dell’impresa;
  • - condizioni operative: obblighi di manutenzione, esclusioni, requisiti per l’indennizzo;
  • - affidabilità della compagnia: solidità, presenza sul territorio, trasparenza e assistenza rapida in caso di sinistro.

Per maggiori informazioni sulla polizza, puoi visitare la pagina Polizza Catastrofale Imprese.

La polizza come investimento in resilienza

In un Paese esposto a terremoti, frane e alluvioni, la polizza catastrofale non è un dettaglio burocratico, ma un vero investimento in resilienza aziendale. Il comma 102 della Legge 213/2023 è chiaro: chi investe in prevenzione non viene penalizzato nella selezione dei beneficiari dei sostegni pubblici.

Non farti trovare impreparato: attiva per tempo la tua copertura e garantisci continuità alla tua impresa.

Ricorda le scadenze dell’obbligo:

  • - medie imprese — dal 1° ottobre 2025;
  • - micro e piccole imprese — dal 1° gennaio 2026. 


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